PRESENTAZIONE “I MAGNIFICI DEL RIVE CALCIO”
Casale Monf.to – Sabato 14 dicembre 2024, presso il Museo Nerostellato, situato all’interno della “Krumineria Corino”, si terrà la presentazione del libro di Erica Roveglia, “I magnifici del Rive Calcio”, edito da Effedi.
Nel volume si parla, tra le altre cose, della storia di due grandi ex nerostellati, Mario Celoria ed Enrico Calleri. Appuntamento alle ore 16.30 per tutti gli appassionati di calcio e non ed ovviamente per tutti i cuori nerostellati della città e del territorio.
ALCUNE NOTE SUL LIBRO
" I magnifici del Rive calcio", edizioni Effedì. Il volume parla del calcio come collante di socialità; da un paesino della bassa vercellese di poco più di 400 abitanti -Rive Vercellese-negli anni '30 sono emersi due calciatori del calibro di Mario Celoria ed Enrico Calleri. Il primo, classe 1911, dal Casale Calcio è approdato alla Fiorentina dove ha tirato il goal che, il 16/06/1940, ha permesso al Giglio di aggiudicarsi la coppa Italia, il secondo, grande amico di Valentino Mazzola, tra l'altro suo testimone di nozze, dalle campagne vercellesi, e una breve permanenza nelle file nerostellate del Casale, si è affermato nella Torrese poi divenuta Salernitana. Il volume dedica un ampio capitolo ai ritiri dei Viola con grandi del calcio come Romeo Menti, poi passato al Toro, e si colora di chicche come l'intervista al rivese Giovanni Argentero che per 5 anni ha fatto da autista al fantasista Roberto Baggio. L'album di famiglia del rivese è ricco di momenti vissuti col divin codino, dalle ore trascorse insieme con i figli Valentina e Mattia, alla festa per la vittoria del pallone d'oro.
INTERVISTA CON L’AUTRICE
Erica Roveglia, 39 anni, originaria di Rive Vercellese, ora residente a Livorno Ferraris, è l'autrice del libro “I magnifici del Rive-calcio” edito da Effedì.
Com'è nata l'idea del libro?
«Il libro prende spunto da alcune imbeccate che avevo ricevuto ai tempi in cui collaboravo per la Sesia. Mi avevano raccontato di due rivesi, Mario Celoria e Eugenio Calleri che avevano militato, rispettivamente, nella Fiorentina della Seria A (Celoria ha calciato il goal che ha permesso al Giglio di aggiudicarsi la prima coppa Italia il 16 giugno 40) e nella Torrese poi divenuta Salernitana, in serie B.»
Ma al centro di tutto c'è Rive... giusto?
«Sì, il libro si sofferma sugli anni '20 dove, sull'eco dei successi della Pro Vercelli, a Rive si compone una squadra che si iscrive al campionato ULIC e proprio qui emerge il deus ex machina di tutta l'organizzazione: Tommaso Roveglia. Geometra, dipendente del Catasto, grazie all'amicizia col custode del campo in cui si allena la Pro, tal Giuanin, riesce a recuperare palloni, calzoni lisi e magliette che a Rive riprendono nuova vita sotto le abili mani della sarta.»
Un libro ricco di aneddoti, anche. Per esempio...
«Per esempio è di Rive colui che, per 5 anni, fece da autista al Divin Codino Roberto Baggio. Giovanni Argentero, classe 1935».
Perché lo hai scritto?
«Il mio intento è quello di esaltare il calcio come collante di socialità e vero promotore di talenti, anche in un paese dotato di poche risorse e ai margini della modernità. Il testo si arricchisce della prefazione di Paola Bernascone Cappi il cui padre giocava nella Veloces.»
Biografia di Erica Roveglia.
39 anni, originaria di Rive Vercellese, possiede una laurea in “Scienze della Comunicazione” e una specializzazione in “Comunicazione Multimediale e di Massa” conseguita nel 2011 all’Università degli Studi di Torino. Vanta una prima esperienza giornalistica nella redazione di “Corona Star’s”, il giornale di Fabrizio Corona. Giornalista pubblicista dal 2011 fino al 2023, ha collaborato col bisettimanale “La Sesia” e, parallelamente, con l’“Università Popolare” di Vercelli dove supporta la Presidente Paola Bernascone Cappi in qualità di Responsabile della Comunicazione e direttrice del giornale “Unipop News”. Nel biennio 2016-17 collabora col sindaco di Livorno Ferraris, Stefano Corgnati, nel debutto di un bimensile di informazione: “News Li.Fe.” L’attività di giornalista “locale” le permette di approfondire la conoscenza del suo territorio e dell’interessante tessuto che ha fatto da sfondo all’esordio di Mario Celoria nella Massima Serie calcistica. Ha una figlia e vive a Livorno Ferraris.