Casale Monf.to – Domenica 19 ottobre 2026 non è una data come tutte le altre sul calendario dei tifosi casalesi (e non). Il Casale 1909, in occasione degli 85 anni dalla sua scomparsa, ricorda una delle sue stelle più luminose: Umberto Caligaris. Giovedì 16 dopo l’allenamento al “Bianchi” di Oltreponte, la squadra e la dirigenza si recheranno al Museo Nerostellato (ore 21.00 circa) dove il campione azzurro, sarà ricordato attraverso la sua storia, le sue gesta, la sua leggenda. Sarà inoltre illustrata la giornata evento della domenica successiva e saranno presentate le maglie storiche, create per l’occasione dal Museo Nerostellato.

Prima di recarsi al “Palli” per disputare la partita di Promozione con l’Union Novara, (domenica 19), i ragazzi di mister Alessandro Bellingeri, unitamente alla dirigenza, al Sindaco ed alle Istituzioni, faranno tappa al cimitero cittadino, per rendere omaggio a Caligaris deponendo fiori sulla tomba, che si trova di fianco a quella di un altro campione nerostellato: Eraldo Monzeglio.
Ma chi era Umberto Caligaris? Nato a Casale Monferrato il 26 luglio 1901, è stato un calciatore e successivamente un allenatore, tra i più importanti a livello nazionale. Legò la sua carriera principalmente a tre maglie: Casale, Juventus e Nazionale Italiana. Campione d’Italia per 5 volte con i bianconeri, Caligaris formò la mitica diga difensiva più forte di tutti i tempi, con il portiere Combi e con il terzino Rosetta. A lungo Caligaris detenne il record di presenze con la maglia azzurra (collezionate negli anni 30): 59. Fu battuto nel 1971 da Giacinto Facchetti. Con l’Italia, Umberto Caligaris vinse il titolo mondiale del 1934.

I primi passi da calciatore con l’oratorio del Valentino a 12 anni e successivamente nello Sparta FC. Nel 1918 è campione casalese nei 100 metri piani e nel salto in lungo. Nel 1919 si diplomò ragioniere nell’Istituto Leardi. Dopo le vittorie con lo Sparta FC, fu ingaggiato dal Casale (1920), dove debuttò in serie A. Capitano dal 1921, ottenne due qualificazioni alle semifinali interregionali del nord. Dopo otto stagioni in nerostellato, passò alla Juventis (1928). Protagonista del quinquennio d’oro bianconero, quello dei 5 scudetti dal 1930 al 1935.
Fu nominato Cavaliere della Corona d’Italia il 28 ottobre del 1930.
Al termine della sue esperienza nella Juventus, si trasferì al Brescia, dove iniziò la carriera da allenatore nel 1937.
Con la Nazionale Italiana (debutto con l’Australia il 15 gennaio 1922) prese parte alle Olimpiadi di Parigi del 1924 e di Amsterdam nel 1928, vincendo in Olanda la medaglia di bronzo. Dopo il successo nella Coppa Internazionale del 1930, Vittorio Pozzo lo convocò per i mondiali del 1934. Pur fregiandosi del titolo iridato, Caligaris non scese in campo nella suddetta manifestazione, per via di un infortunio rimediato in amichevole con l’Austria.

Per anni, il nome ed il ricordo di Umberto Caligaris, è rimasto legato a tutti gli sportivi casalesi anche per via del torneo internazionale a lui dedicato, che si svolgeva al “Palli” a cavallo dei mesi di agosto e settembre.
Nel 1973, su iniziativa della Juventus, gli venne dedicato uno dei campi di allenamento del club bianconero. Nel 2011 inoltre, è stato inserito nella Walk of Fame del club torinese. Dedicata a lui, una delle 50 stelle commemorative allo Juventus Stadium.
